venerdì 12 agosto 2011

Mancano i servizi, campagna addio torno in città

Campagna addio, torno in città. Dopo quasi vent’anni di luna di miele con i piccoli paesi del Pavese, qualcuno comincia a ripensarci. Non è ancora contro-esodo, ma forse i primi segnali di un’inversione di tendenza. «Quando mai ho deciso di andarmene dalla città. E pensare che per ritornarci ci ho smenato 20 mila euro».Emilio Pasetti e la moglie Carla hanno lasciato da due anni Torriano, frazione di Certosa. Senza rimpianti. Se ne sono tornati a Buccinasco, da dove venivano. «Speravamo in una vita tranquilla, fuori dal caos cittadino, ma anche con un minimo di servizi – spiega ora Pasetti –. Invece è stato un inferno sin dall’inizio». Le liti con il Comune per avere la strada asfaltata, l’illuminazione, la raccolta dei rifiuti davanti al condominio. La paura di essere derubati, visto che il fenomeno dei furti è uno dei problemi irrisolti non solo a Certosa ma in tutto l’hinterland. La quasi totale mancanza di collegamenti. Ma l’elenco potrebbe continuare: «Anche fare la spesa per chi abita in questi piccoli centri diventa un problema, soprattutto per chi è anziano o non ha l’auto» sottolinea Pasetti. Per lui, milanese di viale Umbria, già l’arrivo a Buccinasco era sembrato un cambiamento radicale. Così a Torriano ci è durato poco più di due anni. «Adesso abito di nuovo in centro a Buccinasco – spiega –. Milano è a 15 minuti, ci vado anche in bicicletta perchè qui ci sono le piste ciclabili. E poi ho 4 supermercati vicini...». Insomma, ammette di essere un cittadino ammaliato prima dalla quiete della campagna, pentito poi dalla «totale mancanza di servizi».Ma non è l’unico. Sono sempre di più i cartelli «Vendesi» appesi fuori dai cancelli di villette recenti, ma non di nuova costruzione. In molti casi sono gli stessi proprietari ad aver messo sul mercato l’ex casa dei loro sogni.

ARTICOLO PUBBLICATO DALLA PROVINCIA PAVESE

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