Nella seduta del consiglio comunale del 22/7/2011 il punto all’ordine del giorno che prevedeva l’approvazione del piano di Lottizzazione “La Mischia”, a seguito delle osservazioni e delle riserve avanzate dall’opposizione (vedi doc. allegato, depositato in consiglio) è stato ritirato.
Il nuovo insediamento proposto prevedeva circa 20'500 metri cubi di nuove costruzioni e circa 205 nuovi abitanti (virtuali) , ma che in realtà sarebbero diventati oltre 250. Certosa oggi non ha bisogno ulteriori nuove case, perché molte sono le costruzioni residenziali ancora da realizzare, ma soprattutto ancora invendute (oltre 150 come quantificato da un’indagine di un noto foglio locale). Un vero record. Ma la maggioranza ha dovuto cedere di fronte alle numerose inesattezze, agli errori (alcuni anche palesemente marchiani ) ad alla palese difformità del Piano di Lottizzazione rispetto al vigente PRG, che i sottoscritti consiglieri di minoranza hanno puntualmente evidenziato.
La sorpresa positiva è che i consiglieri di maggioranza non si sono lasciati influenzare dalle pressioni del sindaco, e dopo aver sospeso la seduta hanno votato la richiesta della minoranza di sospensione del P.L. Sospendere questo Piano di Lottizzazione è stato un atto di responsabilità. Troppi erano gli errori riscontrati, alcuni proprio palesemente contrari alle leggi che regolano la materia. Questo era un piano che mirava solo a fare cassa, ma che non salvaguardava neppure una zona verde di rispetto della roggia Mischia, molto delicata dal punto di vista ambientale.
Ma le nostre maggiori perplessità riguardano proprio i tempi - straordinariamente celeri – con cui questo piano – pur non conforme al prg vigente - è giunto in consiglio. Un iter stranamente super-accelerato, un’urgenza ed una corsia preferenziale che non può e non deve avvenire a scapito dei controlli.
Questo è un piano che il Sindaco -responsabile dell’ufficio tecnico fino a poco tempo fa- ha avallato e sostenuto con tutti i mezzi, fino a che gli stessi suoi consiglieri di maggioranza non lo hanno bocciato. Ringraziamo quindi il senso di responsabilità di quest’ultimi, che hanno evitato al territorio di Certosa altro inutile cemento.
Qui sotto pubblichiamo la versione integrale del nostro intervento in Consiglio Comunale.
C.C. DEL 22/07/2011 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE “LA MISCHIA”
Siamo stupefatti della velocità con cui questo PL è giunto a questo consiglio comunale. E’ stato presentato il 1° aprile del 2011( una data che si rivela azzeccata per questo PL) ed oggi è già all’adozione. Ci stupisce che quest’adozione venga richiesta appena prima di vedere adottato il nuovo PGT (a settembre, lo ha detto il sindaco alla stampa).
Un iter stranamente super-accelerato , un’urgenza ed una corsia preferenziale ingiustificata che però non può avvenire a scapito dei controlli, come di seguito si evidenzia.
OSSERVAZIONI GENERALI
La prima critica che muoviamo parte dalle dichiarazioni sbandierate dalla forza di maggioranza e fondate sul motto elettorale “basta cemento”. Evviva la coerenza! Il nuovo insediamento proposto è di circa 20'500 metri cubi porterà circa 205 nuovi abitanti (virtuali) , ma che in realtà saranno molti di più (oltre 250).
Certosa oggi non ha bisogno di altri 20’500 metri cubi e di altri 250 abitanti, perché molte sono le costruzioni residenziali ancora da realizzare. Il Rapporto Ambientale della VAS di questo comune li quantifica in oltre 115'000 metri cubi (vedi doc. 1). Un noto giornalino locale ha quantificato in più di 150 gli immobili nuovi ma invenduti, a cui si andranno ad aggiungere questi della lottizzazione “La Mischia”. Un vero record.
OSSERVAZIONI SPECIFICHE
1° - LA MANCATA CONFORMITA’ DEL PL AL PRG VIGENTE
Troviamo oltremodo strano che l’amministrazione nulla abbia da obbiettare su una strada – interna al PL – che all’improvviso va invece a trovarsi all’esterno del PL medesimo, e ciò in difformità al vigente PRG, talché iI piano non può essere considerato conforme al PRG medesimo. Lo dichiara anche lo stesso progettista nella sua lettera allegata al PL (vedi doc. 2)
Un’interpretazione estensiva che procura un indubbio vantaggio al lottizzante Non ci saremmo aspettati che l’assessore e la giunta tutta cedessero proprio su un punto così delicato, adeguandosi così velocemente alle richieste del lottizzante. Ma ciò che ci stupisce maggiormente è che lo si faccia forzatamente al di fuori delle legge e delle cautele che una siffatta modifica avrebbe richiesto.
Infatti la legge regionale n° 23/1997 prevede all’art. 2 l’approvazione dei PL in variante al PRG proprio per le “ varianti relativa a comparti soggetti a piano attuativo che comporti una diversa dislocazione delle aree destinate a infrastrutture e servizi;”, ovvero proprio il nostro caso, dove l’infrastruttura prevista dal PRG viene collocata all’esterno del PL!!
Riteniamo quindi che per quanto sopra menzionato il piano debba essere approvato con la procedura dei “PL in VARIANTE AL PRG” ai sensi dell’art. 2 della legge 23/06/1997 n° 23, che rimane in vigore come da art. 25 della Legge regionale 12/2005, e non con la procedura normale prevista dalla corrente delibera di consiglio comunale.
2° - CLAUSOLE DI CONVENZIONE CONTRARIE ALLA LEGGE
Altrettanto grave ed insuperabile è la non conformità alla legge vigente della convenzione del PL, ove all’art. 5 è presente l’impegno del Lottizzante a realizzare direttamente le opere primarie.
E’ infatti notorio che la legge 12 luglio 2011 n° 106 (conversione del c.d. “decreto Sviluppo”) abbia apportato delle modifiche tali per cui questa procedura “diretta” non è più ammessa, quindi quanto previsto dalla convenzione è contrario alla legge e va’ completamente rivisto.
3° - ULTERIORI OSSERVAZIONI
Altre osservazioni che si possono avanzare riguardano errori marchiani dei documenti di PL ma di notevole rilevanza per il medesimo in virtù del contesto ambientale del piano, come ad esempio:
- Contrasto tra la convenzione e la tavola n° 1 – nella convenzione – punto g) delle premesse - si dichiara che le aree non sono sottoposte ai vincoli di cui al d.lgs. 42/2004 (codice dei beni culturali ed ambientali) punto mentre la tavola n° 1 riporta nella fascia di rispetto del colatore navigliaccio di cui all’art. 142 lettera C del dlgs 42/2004 che interessa quasi completamente l’area del PL. Quale dei due è sbagliato?
A nostro parere inoltre l’individuazione della fascia di rispetto di 10 m dal ciglio delle Roggia Mischia dovrebbe essere recepita dal progetto di P.L. proposto al fine di garantire la sopravvivenza e la valorizzazione della roggia stessa come elemento ambientale qualificante dell’area e dell’intorno.
Invece:
- Tav. 8 – la legenda della tavola non specifica cosa sia il “nastro” marrone fiancheggiante la roggia Mischia che però finisce nel nulla.
- TAV. 8 - Il muro di recinzione fiancheggiante la roggia Mischia è troppo vicino all’alveo della roggia (2/3 mt. ) e si eleva oltre il piano campagna, tale da essere in contrasto con le previsioni del Regio Decreto 523/1904. Alla Roggia Mischia si applica l’art 96 del R.D. 523/1904 che tutela i corsi d’acqua ( come in relazione specificato anche dal progettista del PL)
. Sono vietati entro la fascia di 10 m dal ciglio delle sponde: 1) la realizzazione di fabbricati, anche se totalmente interrati, 2) le recinzioni con murature che si elevino oltre la quota del piano campagna; 2) gli scavi entro la fascia di 4 m, dai limiti come sopra definiti: le piantagioni e le movimentazioni del terreno.
- Tav. 8 – la fascia di “vede privato ad uso pubblico” che dovrebbe garantire la valorizzazione della roggia stessa non è disciplinata nella convenzione. Nella stessa tavola non è inoltre precisati quale sia il fabbricato con destinazione commercio di vicinato.
Non ci dilunghiamo oltre in ulteriori osservazioni circa la leggibilità degli elaborati.
CONCLUSIONI
Alla luce di quanto in narrativa, visto il contrasto del piano e dei suoi allegati con le leggi regionali e nazionali sopra citate, i sottoscritti chiedono il rinvio dell’intero piano all’esame tecnico degli uffici competenti per la rettifica degli evidenti errori riscontrati, nonché per l’adeguamento complessivo del medesimo alla legge vigente.
Certosa di Pavia, 22/07/2011
f.to Giorgio Gianini Massimiliano Cozzi